
Wabi sabi nella vita … come applicarlo!
Eccoci di nuovo in Giappone con un nuovo insegnamento. Questa volta parliamo di Wabi sabi; un modo naturale di accettare e vedere le cose che ci capitano nella vita. Con il Wabi sabi, impariamo ad accettare e valorizzare l’imperfezione delle cose nella vita. Perciò il wabi sabi è una visione del mondo diversa da come siamo abituati a vederla noi occidentali. Come dicono i signori anziani in Giappone, citati nel racconto di Cheryl Hunter, nel TED TALK in fondo all’articolo; “Wabi sabi stabilisce che la bellezza di ogni oggetto è nei difetti di quell’oggetto” e che “la bellezza è nei contrasti”. Non possiamo definire bello qualcosa che non abbia imperfezioni. La bellezza sta nelle cose imperfette, perché sono proprio i difetti o le crepe a valorizzare il bello della vita, degli oggetti o delle persone!
Il wabi sabi è lo stesso principio che troviamo nella tecnica artistica del kintsukuroi, utilizzata anche come arte terapia. Leggi il mio articolo a riguardo per saperne di più:
kintsukuroi, l’arte di ricomporre l’anima!
La filosofia wabi sabi e la tecnica del kintsukuroi o kintsugi, ci fanno comprendere che niente è perfetto nella vita. A maggior ragione, quando qualcosa si spezza o si rompe, essa può ricomporsi, rigenerarsi o può essere aggiustata. Un essere vivente che si ricompone o sopravvive e si rimette in forze dopo un trauma, ha qualcosa in più degli altri, che lo rende più forte e saggio.

Quando ci troviamo di fronte al wabi sabi nella vita ?
Wabi-sabi (侘寂?) costituisce una visione del mondo giapponese, o estetica, fondata sull’accettazione della transitorietà e dell’imperfezione delle cose.
Enc. Wikipedia
Un oggetto perfetto, senza graffi o imperfezioni è un oggetto vuoto che non ha valore, non ha una storia da raccontare, non è stato vissuto e per questo è rimasto immutato nel tempo. Un oggetto che non ha una storia quindi perde fascino, perché rimane insignificante. Una persona che non ha niente da raccontare è una persona che non ha nulla da insegnare agli altri, o dalla quale gli altri non possono prendere spunto… perciò è una persona insignificante.
Per fortuna però, ognuno di noi ha qualcosa da raccontare, quindi nessuno può essere insignificante. Tutti noi viviamo traumi, o passiamo periodi difficili da superare. Tutti noi abbiamo imperfezioni estetiche che tendiamo a nascondere. Ogni oggetto ha una storia da raccontare. La vita è un percorso, breve o lungo, tortuoso o abbastanza lineare che costituisce una storia. Ogni persona infatti ha la sua storia personale, come ogni oggetto. Tutto questo è wabi sabi nella vita.
Se noi ammacchiamo il tavolo della cucina e non lo aggiustiamo, con il passare del tempo il tavolo sarà pieno di graffi e ammaccature che lo valorizzeranno perché sarà pieno di ricordi. Una casa vissuta è una casa piena di emozioni perché ogni ricordo ci riporta alle sensazioni provate. Una casa continuamente ristrutturata e sistemata sarà una casa fredda e non vissuta, perché ogni volta sarà una casa nuova in cui sono stati cancellati i ricordi.
Quando impariamo ad accettare la vita e tutto ciò che ne fa parte così come la vediamo; imperfetta e complicata, allora riusciremo ad avere una visione wabi sabi… ma cerchiamo di andare più a fondo a questa visione!
I principi del wabi sabi
“La vita è bella nonostante tutti gli errori che commettiamo, o tutte le difficoltà che essa ci presenta”
Siamo semplici esseri umani fatti di un corpo vulnerabile e mortale. Proviamo sentimenti che spesso prendono il sopravvento e ci fanno perdere il controllo delle situazioni, facendoci così sbagliare.
“Le cose accadono e non sempre dipende completamente da noi”, perché non possiamo avere il controllo su tutto. Non possiamo tornare indietro nel tempo e modificare gli accaduti, ma possiamo accettare il fatto che non sempre le cose vanno come desideriamo. Errare è umano e l’unica soluzione che possiamo avere di fronte ad una sconfitta o ad un trauma, è darci una pacca sulla spalla, imparare ad adattarci al contesto, affinando l’atteggiamento migliore … wabi sabi.
La vita è costante trasformazione, mutamento, evoluzione
“Nulla si crea, nulla distrugge ma tutto si trasforma”
Cit. Antoine-Laurent de Lavoisier

Per adattarci alla natura che ci circonda e quindi anche alla vita stessa, possiamo sfruttare l’unica risorsa che abbiamo: l’atteggiamento!
Impariamo a comprendere i nostri pregi, le nostre doti, ma anche i nostri limiti e da questo pratichiamo e affrontiamo le nostre scelte. Impariamo ad essere consapevoli che non sempre facciamo scelte giuste, nonostante l’impegno e la sicurezza nel prendere quella decisione in particolare.
“Esaminiamo il contesto in cui ci troviamo mentre agiamo”, perché può essere determinante.
Il tempo passa e la prospettiva può cambiare, perché cambia l’ambiente in cui ci spostiamo.
“La vita è incontrollabile” ed ogni giorno, i nostri piani possono essere stravolti a causa di imprevisti portati da azioni altrui, da noi stessi o dall’ambiente esterno. Tutto questo accade non perché siamo sfortunati, o abbiamo un’aurea nera portata da chi ci odia o invidia! Accade perché la natura è incontrollabile come lo sono le persone che ci stanno intorno. Quindi invece che rimuginare sul perché sia capitato l’imprevisto e lamentarci sul dover rimettere tutto in discussione… WABI SABI… accettiamo che ormai i piani sono stati stravolti, adattiamoci ai mezzi che abbiamo a disposizione, riprogrammiamoci e riattiviamoci!
“Evitiamo ogni forma di giudizio ed impariamo anche ad ignorare ciò che non è importante”
Giudicare qualcuno o qualcosa ci viene istintivo ma spesso, è solo una perdita di tempo, perché diamo una descrizione della nostra visione senza conoscere davvero la persona o i fatti accaduti. Imparare ad avere una visone benevola della vita, ci aiuta a metterci nei panni degli altri. Essere più empatici nel quotidiano ci offre più prospettive e ci fa crescere, rendendoci più aperti al confronto e all’ascolto. Come dovremmo imparare a non giudicare, dovremmo anche imparare ad ignorare i giudizi altrui come le offese, le provocazioni, ma non solo. Le persone negative, le conclusioni affrettate che diamo alle situazioni, le distrazioni, le abitudini non indispensabili e così via, tutto ciò che ci provoca stress o non è costruttivo andrebbe ignorato. Come? con l’atteggiamento wabi-sabi.
L’atteggiamento wabi sabi nella vita
Avere un atteggiamento wabi sabi nella vita significa vivere serenamente, distinguendo le cose che dobbiamo accettare e lasciare così come sono, dalle cose su cui invece lavorare.
Scindere il possibile dall’impossibile limitando gli sprechi di energia, capire cosa lasciar correre e dove invece poter lavorare per migliorarsi è wabi sabi. Sapere analizzare le situazioni accettando quello che ci capita, senza fasciarci troppo la testa, ma concentrandoci dove lavorare per rimediare, o come rimboccarci le maniche per migliorare è wabi sabi. L’atteggiamento che abbiamo nell’affrontare i problemi o le situazioni in generale è quello che determina il nostro risultato.
Non possiamo pretendere di fissarci un obiettivo e raggiungerlo dall’oggi al domani, in più, senza incontrare alcuna difficoltà. È PURA UTOPIA!
Immaginare di giungere ad avere un lavoro perfetto, una casa perfetta, una famiglia perfetta è pura illusione. Niente di tutto questo dipende al 100% da noi stessi e per questo motivo, non possiamo averne pieno controllo o immaginare che sia sempre tutto meraviglioso.
Avere un sogno e credere in un progetto che lo renda realtà non basta!
Bisogna darsi un tempo adeguato e realistico, che può riguardare persino anni prima che accada, ma non solo. Dobbiamo essere consapevoli che, in tanti anni possono capitarci talmente tante di quelle cose, che dovremmo trovarci a riprogrammare tutto di continuo. La durata potrebbe essere minore ma anche maggiore di quella progettata. Il sogno potrebbe essere diverso da come lo abbiamo ideato all’inizio, ma comunque sarà il nostro sogno ed in linea con il conteso in cui si è realizzato. Tutto questo è un approccio wabi sabi che ci aiuterà a sopportare e superare i momenti difficili, perché saremo preparati ad accettarli, consapevoli che sarebbero potuti arrivare.
La vita non è perfetta e non si può ottenere nulla se non si ha pazienza di perseverare nei progetti. Consapevoli anche del fatto che senza sacrificio non si ottiene nulla, perché i sogni non si realizzano da soli. Ci dobbiamo attivare per concretizzarli. Anche le relazioni non si mantengono da sole, se non ci si accetta a vicenda e non si scende a compromessi, quando non si è in linea su qualcosa.
Credere nel marito o la moglie perfetta è utopia!

Questo non significa accettare un uomo violento o una moglie infedele, ma comprendere cosa amiamo e condividiamo nell’altro e cosa non tolleriamo, apprezzandolo così com’è. Possiamo quindi accettare un marito o una moglie che non ci aiuti con le faccende domestiche, ma che condivide con noi le stesse passioni, è bravo e presente con i figli ed ha gli stessi nostri valori e principi.
Non possiamo invece tollerare ed accettare una persona che ci fa trovare la casa pulita e ci da una grossa mano economica, ma è violento o infedele e non è presente come genitore. In questo caso ci sono poche cose buone da accettare o condividere, perciò sarebbe meglio allontanare ed ignorare la persona e tutto il contesto “tossico”, senza però colpevolizzarci. Siamo esseri umani che commettono errori a causa delle forti emozioni che spesso ci offuscano la mente e ci fanno sbagliare.
Finché siamo vivi, abbiamo sempre tempo per rimediare ai nostri errori o a quelli degli altri, consapevoli del fatto che la vita è imprevedibile, come le persone ed i contesti che viviamo. Tutto è in continuo mutamento e anche noi stessi possiamo meravigliarci di quello che possiamo fare nella vita!
Conclusioni
Wabi sabi significa accettare tutto quello che ci accade nella vita e andare avanti, senza porci troppe domande sul perché. L’importante non è quanto sia lunga la nostra vita, ma quanto sia piena e ricca di momenti importanti, che siano essi belli o brutti. Un lutto, un traguardo, un divorzio, un tradimento, la realizzazione di un sogno… tutto questo fa parte della vita! Più esperienze viviamo, più ci arricchiremo interiormente.
Soffermiamoci su come risolvere o superare un dramma, anziché rimuginare sul perché sia capitato proprio a noi e proprio in quel periodo. Così facendo riusciremo a superare meglio l’accaduto ed impareremo qualcosa di nuovo da esso.
Quindi impariamo ed essere risolutivi e meno rancorosi. Soffermiamoci sulle cose belle che ci accadono, lasciamo fluire via i pensieri negativi. Analizziamo le brutte esperienze per trarne insegnamento, accettando che quello che ci succede fa parte della vita … WABI SABI! Ripetiamoci WABI SABI quando affrontiamo un brutto periodo e sorridiamo, perché consapevoli che ne usciremo più ricchi di prima!
Grazie infinite per la lettura, sperando che possiate sperimentare questo nuovo approccio alla vita, almeno provandoci. Approfondite con le letture consigliate ed il Ted Talk qui sotto. Lasciate pure un vostro commento, magari con una personale esperienza a riguardo.
Buon wabi sabi
Lachiarasognante.
LIBRI CONSIGLIATI
Ecco come sempre delle letture consigliate per approfondire l’argomento trattato. I primi due libri spiegano la filosofia wabi sabi. Il primo è scritto da uno psicologo clinico, che riporta anche la sua personale esperienza a riguardo. Il secondo guida passo passo nei concetti del wabi sabi. L’ultimo libro è un romanzo, lo consiglio a chi ama leggere storie e preferisce perciò approfondire il wabi sabi attraverso un racconto.
APPROFONDIMENTI

