motivazione e riuscita
METODI

Motivazione e riuscita! Come nutrirle!

CONDIVIDI SU:
Reading Time: 9 minutes

Motivazione e riuscita! … due parole che vanno a braccetto. Quando siamo motivati siamo capaci di affrontare le giornate con una luce negli occhi differente. Tutto si fa con più entusiasmo e le difficoltà si affrontano con meno sforzo. Ci sentiamo fortemente stimolati e determinati a raggiungere l’obiettivo che ci siamo posti. Se non ci abbattiamo al primo intoppo e rimaniamo focalizzati sulla meta, facendo scivolare via tutti gli sforzi, le difficoltà e gli ostacoli che incontriamo, allora la riuscita è prossima. Se invece abbiamo scarsa autostima o fiducia e ci arrendiamo facilmente, allora rischiamo di perdere la motivazione e dimenticare l’obiettivo. Il rischio di perdere la motivazione è quello di provare frustrazione e rimorso per non essere riusciti a raggiungere un nostro scopo, o addirittura un sogno nascosto.

Ma come facciamo a mantenerci motivati in quello che desideriamo? Rimanendo concentrati sulla riuscita! Quindi prima di tutto bisogna capire cosa vogliamo e perché, poi cerchiamo di capire anche come arrivarci.

Non è tanto importante cosa vogliamo, ma perché lo vogliamo!

Possiamo avere scopi umili e poco ambiziosi nella nostra vita, oppure possiamo desiderare di cambiare il mondo, non importa. Quello che davvero importa è cosa ci spinge a volerlo. Se non capiamo bene il perché, rischiamo di illuderci o di non credere in quello che vogliamo, escludendo così a priori la motivazione e di conseguenza la riuscita.

Ad esempio, se alla domanda cosa? rispondete “voglio diventare famoso”, ma al perché? rispondete “perché va di moda”, oppure “mi farebbe sentire più apprezzato e amato”, state forse sbagliando qualcosa. Nel primo caso non lo state facendo per voi stessi, ma per la società (va di moda). Nel secondo caso, forse, ci sono problemi di autostima e diventare popolare comporta avere seguaci che ci amano ma anche che ci odiano, quindi come motivazione non è molto corretta e nemmeno chiara. Se lo scopo è sentirci realizzati e apprezzati, allora dovremmo concentrarci su qualcosa che sappiamo fare e formarci, per poi essere seguiti e apprezzati per quello che sappiamo fare. Diventare famosi è una conseguenza, quindi un effetto, non uno stimolo o una causa. Il successo può arrivare all’improvviso o dopo tanti anni, ma comunque, se arriva è per qualcosa in cui siamo bravi.

Tornando quindi al voler diventare famosi…

l’errore non sta nel desiderare la fama, ma nel tipo di fama che si vuole e perché.

Perciò:

COSA VORREI? “Vorrei diventare un famoso influencer di viaggi”

PERCHÉ? “Perché mi piace viaggiare, conoscere nuovi posti, culture e piatti culinari di altri paesi. Ho disponibilità economiche per farlo. Sono curioso degli altri popoli e vorrei sapere e studiare più cose possibili a riguardo. Come influencer potrei condividere a più persone possibili le mie scoperte e i miei viaggi o studi a riguardo. Potrei consigliare luoghi da visitare o mostrarli a chi non riesce a raggiungerli”.

Ho fatto l’esempio di uno degli ultimi lavori più gettonati, per il quale spesso il ”PERCHÉ ” viene confuso o minimizzato. In questo ultimo esempio, a differenza dei primi la motivazione sembra chiara e forte. Lo stesso ragionamento però è importante farlo per rispondere a qualsiasi altro ”COSA”…

“Sono motivato da quello che veramente voglio nella vita o sono motivato dalla massa?”

EARL NIGHTINGALE

La motivazione è importante per una massima riuscita

Come abbiamo visto con gli esempi precedenti, se non abbiamo chiaro il perché desideriamo qualcosa, non avremo una forte motivazione e nemmeno una buona riuscita. Finché la motivazione non è chiara, non ci sentiremo abbastanza stimolati a raggiungere i nostri obiettivi e al primo intoppo, quasi sicuramente, molleremo. Questo significherebbe abbassare le difese e arrendersi, abbandonando ogni prospettiva futura legata a quello che davvero ci piace fare. Ci accontenteremo delle occasioni che ci capitano, anche se non rispecchiano i nostri desideri. Sceglieremo quindi la prima persona o il primo lavoro che ci capita, senza sforzarci troppo di capire se è davvero ciò che vogliamo per noi stessi. Ci aggrapperemo a qualsiasi scusa che giustifichi la nostra condizione mentendo a noi stessi.

Ecco alcuni esempi:

  • Non ho più l’età per mettermi in discussione (sicuro che l’età sia uno scoglio?). Ormai è impossibile trovare l’uomo o la donna della mia vita (prova a cambiare prospettiva). Non ho i soldi (creati un piano per raggrupparli, informati e datti tempo). Ho poco tempo (programma le giornate e dai spazio alle priorità, elimina il superfluo). Mi sento stanco (trova il tempo per riposare e dedicati anche a ciò che ti piace). Ormai è troppo tardi (non è mai troppo tardi). È un desiderio sciocco e irraggiungibile (ne sei davvero convinto? Leggi qualche storia di chi ce l’ha fatta). Non sono bravo abbastanza (formati, studia e migliorati). Non troverò un uomo o una donna meglio del mio ex o del mio attuale compagno (impossibile, ne siamo talmente tanti sulla terra che c’è sempre qualcuno migliore). Una condizione migliore non esiste (armati di coraggio e prova a cambiare, se non provi non puoi saperlo). Tutte le coppie hanno problemi, tutte le persone hanno difetti, ogni lavoro ha le sue problematiche…quindi è normale non essere pienamente soddisfatto! (pienamente forse no, ma più soddisfatto si)… e così via.

“chi lascia la strada vecchia per la nuova, sa quello che lascia ma non sa quello che trova”

…l’apoteosi della giustificazione per non cambiare la propria condizione!

Questo detto ci mette paura e non ci fa rischiare! Esso è la migliore giustificazione che ci spinge a perdere del tutto la motivazione e la riuscita! Ci spinge a dire addio alla riuscita dei nostri desideri, ovvero a tutto ciò che vogliamo davvero per noi stessi!

Non avere motivazione o perderla, vuol dire vivere senza un ”perché” VERO, CHIARO e CONCRETO.

Questo ci porterebbe a non uscire dalla nostra zona di comfort e non sforzarci a trovare un lavoro, un compagno o una condizione migliore, perché… che motivo ci sarebbe nel farlo?… APPUNTO!

Come la motivazione ci fa giungere alla massima riuscita

Spesso confondiamo la motivazione con l’abitudine!

È importante avere una routine giornaliera, perché ci tiene attivi e stimolati, ma è proprio questo stimolo che ci fa confondere. Quello che conta è il tipo di routine! Come programmiamo le nostre giornate e quali sono le nostre priorità? Un conto è fare qualcosa per riempire la giornata o per abitudine, come ad esempio pulire la casa. Un conto invece e fare qualcosa per un motivo in particolare, come pulire la casa con lo scopo di avere un ambiente pulito in cui studiare per il progetto su cui stiamo lavorando. Sicuramente nel secondo esempio ci sentiremo più motivati ed energici… abbiamo un perché in in quello che facciamo!

“La motivazione è ciò che fa partire. L’abitudine è quella che ti tiene in moto.”

JIM RYUN

L’abitudine di vivere in un ambiente pulito, ci spinge e ci stimola a farci alzare dalla tavola dopo un pasto per pulire i piatti. Si tratta di uno stimolo dato quasi da un senso del dovere misto a piacere. Sentiamo come un motore che ci fa alzare dalla sedia e ci fa pulire anche se non ne abbiamo molta voglia.

La motivazione invece,

offre un senso a quello che facciamo!

Dando un motivo alle nostre azioni viviamo con più energia ed entusiasmo. Se stiamo lavorando ad un progetto che ci appassiona, ogni piccola cosa, anche gli impegni quotidiani (come il pulire i piatti), vengono affrontati con più leggerezza.

Questo non significa che l’abitudine sia meno importante della motivazione, esse dovrebbero sempre andare a braccetto e collaborare. Crearci una routine in base alle nostre priorità ci aiuta a portare avanti gli impegni con meno stress. L’importante è cambiare e modificare costantemente le nostre abitudini e di conseguenza la nostra routine quotidiana, in base ai nostri progetti. Questo farà si che non ci sentiremo annoiati o vuoti, ma anzi, ci sentiremo motivati a raggiungere la massima riuscita in quello che facciamo!

La riuscita in tutto quello che facciamo sarà maggiore se stiamo bene con noi stessi e sentiamo la giusta motivazione!

motivazione e riuscita

Bene! Fin qui abbiamo quindi compreso che; più la nostra motivazione è alta e più la riuscita sarà maggiore, quindi:

“massima motivazione, massima riuscita!”

Abbiamo anche compreso l’importanza di avere un PERCHÉ nelle cose che facciamo… ve lo chiedete mai, o ci avete mai provato?… Io lo faccio in ogni momento in cui mi sento annoiata, triste oppure demotivata. Mi chiedo perché sto così? Cosa vorrei davvero fare in questo momento e perché? Come posso fare per stare meglio?

Agire, e uscire dalla condizione che ci fa stare male o ci annoia è fondamentale per sentirsi sereni e in pace con sé stessi!

I pilastri della motivazione e del rendimento

Ho provato a raggruppare i vari elementi che sono indispensabili per essere motivati in quello che facciamo e soprattutto per un ottimo rendimento… ecco cosa ne è venuto fuori:

  • ASCOLTARSI. Come ci sentiamo? Se non stiamo bene, c’è qualcosa o qualcuno che non ci fa stare bene o non ci fa stare sicuri, quindi stiamo sbagliando qualcosa. Cambiamo la nostra condizione! (provate con la mindfulness);
  • CONOSCENZA DI SE STESSI. Il primo passo per migliorarsi e sapersi gestire. Più sappiamo chi siamo, quali sono i nostri difetti e quali i nostri pregi e più comprenderemo i nostri limiti e le nostre capacità (provate con l’ikigai);
  • FIDUCIA. Quando sappiamo chi siamo sarà più semplice avere autostima e fidarsi di se stessi. Ci fideremo delle nostre capacità e capiremo meglio dove possiamo arrivare e cosa invece è meglio evitare. Anche la fiducia nel prossimo conta. Quando impariamo a fidarci dei nostri istinti comprenderemo meglio anche di chi fidarci e l’aiuto degli altri è spesso fondamentale;

Non siamo soli in questo mondo!

  • OBIETTIVI. Quali sono i tuoi piani? Chiediamocelo spesso e chiariamo bene cosa vogliamo e perché (provate con la lavagna degli obiettivi) ;
  • FORZA EMOZIONALE. Sapere ascoltare le proprie emozioni e riconoscerle è importante per saperle gestire. Ci aiuta a capire cosa ci fa stare bene o male e non solo. Ci aiuta ad essere più empatici con gli altri (provate con l’intelligenza emotiva);
  • PENSIERO POSITIVO. Rimaniamo concentrati sulle cose belle. Avere un atteggiamento scoraggiante e lamentoso non aiuta. Non capitano solo cose brutte, e se riusciamo a comprendere il nostro stato d’animo ci renderemo conto che una giornata è fatta di tanti momenti e tra questi ce ne sono alcuni migliori di altri (prova con la gratitudine);
  • IMMAGINAZIONE. Sognare ed immaginare ci aiuta a rimanere focalizzati sulla meta, amplificando la motivazione e l’entusiasmo (prova con la visualizzazione);
  • CORAGGIO. Armiamoci di coraggio per affrontare le difficoltà, per allontanare le persone o le condizioni che ci fanno stare male! (prova con l’autostima).

Lavorate su ogni pilastro e migliorate la vostra condizione!

MASSIMA MOTIVAZIONE, MASSIMA RIUSCITA!

Ovviamente tutto questo non è scontato e nemmeno innato. Non si nasce con tutte le caratteristiche del campione, ma possiamo crearcele! L’introspezione ed il lavoro intenso portano sempre ottimi risultati, perciò qualsiasi cosa voi stiate cercando riguardo la motivazione e la riuscita potete approfondirla in molti dei miei articoli, che parlano appunto, di metodi utili alla crescita personale. Troverete tanti spunti per iniziare a lavorare su questi aspetti citati e non solo. Potete anche iscrivervi alla newsletter per rimanere aggiornati anche sui prossimi articoli.

Ma ATTENZIONE, perché oltre ai punti forti della motivazione come i pilastri appena citati, ci sono anche punti deboli sui quali lavorare!

I nemici della motivazione del rendimento e della riuscita

Stanchezza fisica e Comfort zone, due elementi da cui difendersi!

La stanchezza fisica è semplice da affrontare, basta accoglierla e soddisfarla. Se ci sentiamo stanchi fisicamente vuol dire che dobbiamo riposare. Sapere ascoltare il nostro corpo e le nostre emozioni ci aiuta a capire come comportarci. Come facciamo ad avere motivazione ed offrire una buona riuscita, se abbiamo sonno o ci sentiamo fiacchi e stanchi fisicamente? Avere cura del nostro corpo e della nostra mente è importante! Non stressiamoci imponendo a noi stessi di essere svegli e carichi quando il corpo ci dice di riposare. Il sonno è davvero importante per il nostro cervello e di conseguenza per il nostro fisico.

Se abbiamo sempre sonno o non abbiamo mai energie stiamo sbagliando qualcosa!

Magari stiamo sbagliando la nostra programmazione giornaliera, oppure non stiamo considerando bene quali sono le priorità e quali, invece, gli impegni da procrastinare. Oppure non ci sentiamo bene con noi stessi perché quello che facciamo non è abbastanza e ci sovraccarichiamo di impegni! Altre cause possono essere la carenza di sonno; non dormiamo bene o non ci nutriamo a dovere. Insomma, cerchiamo di individuare la causa della nostra stanchezza per poi soddisfarla!

Staccare dalla routine e dagli impegni è importante non solo per rigenerare corpo e mente, ma anche per trovare creatività ed ispirazione riguardo i nostri progetti! Lasciamoci sempre qualche ora di riposo nell’arco della giornata e uno o due giorni liberi nella settimana. Tutto parte da una buona programmazione! Se ne hai bisogno, prova ad iscriverti ai miei consigli in sette giorni, in cui offro qualche spunto su come programmarsi al meglio!

Uscire dalla propria Comfort Zone è invece più complicato e difficile da gestire a differenza della stanchezza!

Tutti noi amiamo la nostra zona di conforto, ovvero quella condizione in cui ci sentiamo a nostro agio e al sicuro. Ma siamo certi che sia davvero la condizione migliore?…

Coraggio e azione!

Come accennato prima, non ci giustifichiamo di fronte a delle situazioni che non ci piacciono. Siamo noi a compiere scelte e prendere decisioni. Perciò prendiamoci le nostre responsabilità, lavoriamo su noi stessi, conosciamoci meglio e comprendiamo davvero cosa vogliamo, di cosa siamo capaci e perché lo vogliamo! Armiamoci di coraggio, speranza e fiducia, dopodiché, passiamo all’azione!

Conclusioni

Eccoci giunti alle conclusioni. Che idea vi siete fatti leggendo l’articolo? Avete ancora molto su cui lavorare o siete già sulla buona strada? Se avete qualche consiglio in più a riguardo, scrivetelo pure nei commenti.

Non è sempre facile essere motivati, anche se i progetti che abbiamo o il lavoro che facciamo ci appassionano, esistono giornate negative. Siamo esseri umani, proviamo emozioni e la nostra coscienza ci fa spesso pensare troppo! Capitano giornate storte, eventi sfortunati o spiacevoli. Possiamo sentirci stanchi, tristi o arrabbiati per qualcosa in particolare, che distoglie la nostra attenzione dalle cose he ci fanno stare bene. Tutto questo è normale. A volte abbiamo bisogno di giorni o mesi per rimetterci in carreggiata e ritrovare stimolo, energie e motivazione in tutto quello che facciamo. Va bene, prendiamoci tutto il tempo che ci occorre per sentirci meglio, ma facciamolo!

Sentiamoci meglio!

La noia, la tristezza, la rabbia, la delusione e tutto ciò che è negativo non può essere una costante. Non trasformiamo tutto questo in pigrizia e giustificazioni! Impariamo a dare il giusto spazio sia alle cose brutte che a quelle belle! Sentiamoci più spesso entusiasti e motivati, provocando così una buona riuscita in quello che facciamo!

Per chi non la conosce, leggete pure ”La leggenda Cherokee” del lupo bianco e del lupo nero. Essa offre uno spunto di riflessione a riguardo. Create più armonia possibile nelle vostre vite… provateci almeno!

Sperando di esservi stata di aiuto con questo articolo vi auguro un buon proseguimento di lettura e approfondimento.

Grazie,

Lachiarasognante.

LIBRI CONSIGLIATI:

Ecco il materiale per approfondire! Per primo ovviamente non potevo non mettere il mio ”Planner motivazionale”. Un planner dove definire i vostri obiettivi personali ed economici e programmarli al meglio. Al secondo posto trovate un libro pratico ricco di spunti e consigli su come lavorare al meglio per accrescere la vostra motivazione. Il terzo libro è scritto dall’ammiraglio William H. McRaven di cui il suo discorso ha avuto molte visualizzazioni e probabilmente è molto strumentalizzato ma può essere lo stesso uno spunto. A voi la scelta e i commenti a riguardo. Grazie.

APPROFONDIMENTI:

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *