
Il metodo Aristotele per essere felici!
Aristotele… Un filosofo ancora contemporaneo!
Aristotele è a mio parere un grande filosofo e scienziato, che a quanto pare ha dedicato i suoi studi anche alla conoscenza della felicità per l’uomo! Assolutamente incredibile notare quanto, nel tempo, convinzioni e pensieri riguardo al come essere felici non siano molto cambiati, anzi si siano consolidati! Edith Hall, scrittrice e studiosa specializzata in letteratura e storia della cultura greca antica, nel suo libro “Il metodo Aristotele” è riuscita a creare una raccolta di pensieri, studi e teorie che secondo il filosofo sembrano fornire una guida efficace che ci aiuta a raggiungere la felicità soggettiva.

Quello che a mio parere è affascinante, è che tutti i suoi pensieri coincidono con tante altre teorie anche più contemporanee. Ogni volta che incappo in teorie o metodi di introspezione intenti al raggiungimento della felicità o che aiutano a sviluppare serenità interiore, i punti trattati sono sempre gli stessi. Ma a questa mia riflessione dedicherò un altro articolo in cui parlerò appunto di tutti gli elementi spesso riconfermati in più metodi o ricerche.
Parliamo ora del metodo Aristotele.
Cos’è la felicità per Aristotele
Aristotele a quanto pare fu uno dei primi filosofi interessato al tema della felicità. Egli condusse studi e formulò diverse teorie a riguardo. Per lo studioso, il fine ultimo della nostra esistenza è la felicità, infatti ognuno di noi aspira a raggiungerla. Ma come possiamo arrivare a questo traguardo così apparentemente volatile… ci sono strategie che possiamo applicare nella vita di tutti i giorni per poterci sentire felici? Ma ancora più importante, come possiamo mantenere stabile questo forte quanto fugace stato d’animo?
Ci sono molte teorie riguardo la felicità.
C’è chi la considera uno stato d’animo radicato nella persona, ovvero ci sono persone che hanno un carattere predisposto e altre no. Una personalità ottimista, solare, allegra e scherzosa è più predisposta ad essere felice, di una pessimista, rabbiosa e cupa.
Altri invece considerano la felicità edonismo, ovvero piacere. In questo caso riempirsi di abitudini o compiere più azioni possibili che ci provocano piacere ci renderebbero felici.
Secondo Aristotele tutto questo non basta perché essere felici vuol dire «vivere bene e agire bene»
Non basta dare sfogo a piaceri fisici o essere ottimisti, ma è importante vivere con i giusti valori e abituarci a fare la cosa giusta, sempre. Se riusciamo a vivere dando importanza ai valori e controllando i nostri vizi, allora le nostre scelta saranno guidate dalla morale e questo ci farà stare bene e non ci farà vivere col rimorso o il pentimento. Fare la cosa giusta e agire secondo i nostri valori ci rende felici.
Cos’è il metodo Aristotele
In realtà Aristotele non ha creato un metodo specifico dal quale attingere per essere felici, ma attraverso i suoi studi ha analizzato diversi aspetti che caratterizzano la nostra vita, utili al raggiungimento della felicità.
Edith Hall nel suo libro “Il metodo Aristotele” crea una raccolta di questi punti affrontati da Aristotele che sembrano una guida per vivere serenamente.
Ecco l’elenco delle caratteristiche fondamentali che ci aiutano a “vivere bene e agire bene”:
- PROGRAMMAZIONE e SCOPO. Senza uno scopo al quale attingere e senza una programmazione giornaliera che ci aiuti al raggiungimento dei nostri obiettivi, niente avrebbe senso. Ogni scelta che facciamo viene spinta e ispirata dai nostri personali scopi e gli impegni, vengono programmati sempre in base ad essi. Senza scopi ci sentiamo vuoti e senza programmazione non arriveremo ai nostri traguardi.
- Scoperta e sviluppo del proprio POTENZIALE e CONOSCENZA DI SÉ. Ognuno di noi ha un potenziale o anche più di uno ed è importante scoprirlo per poterlo nutrire. Per stilare i nostri obiettivi dobbiamo prima capire cosa ci rende felici, cosa ci piace e cosa ci diverte o ci stimola. Una volta compreso questo è importante allenarci e specializzarci in quello che è il nostro potenziale, ovvero ciò che ci riesce bene e ci fa stare bene. Ovvio che una volta compreso, i nostri scopi si ispireranno ad esso. La realizzazione di tutto questo ci renderà felici.
- Le giuste DECISIONI. L’etica è molto importante per distinguere il bene dal male e prendere le giuste decisioni che non ci faranno pentire in futuro. Per raggiungere i nostri obiettivi è importante scegliere i giusti mezzi e farlo con onestà e umiltà. Prendere decisioni etiche ci farà stare con la coscienza pulita e senza rimorsi o rimpianti. Se prendiamo una decisione con calma e con la giusta riflessione sapremo di aver fatto la cosa giusta anche a distanza di tempo.
- Saper COMUNICARE. Saper comunicare è utile nella società e soprattutto nel mondo del lavoro. È importante sapere di cosa si parla, quindi non parliamo se non conosciamo l’argomento o se abbiamo pochi elementi per dare un nostro parere. Cerchiamo di essere chiari e concisi e di guardare negli occhi le persone con cui parliamo. Mantenere un contatto visivo è utile a mantenere l’attenzione e la fiducia con gli altri.
… ci siete ancora?… non finisce qui… altre caratteristiche del metodo Aristotele sono:
- Avere giuste INTENZIONI. La sincerità è fonte di felicità mentre la menzogna porta conflitto e mancanza di fiducia nei rapporti.
- L’AMORE e l’importanza della COMUNITÀ. Circondarsi di amici, familiari e persone che amiamo è importante per scambiarsi favori e aiutarsi ma anche per sentirsi parte di qualcosa di più grande. Includere gli altri nei nostri scopi ci aiuterà a sentirci utili e importanti per la comunità. Siamo esseri sociali e per questo è importate includere gli altri e sentirci inclusi in progetti non solo utili a noi stessi.
- La buona gestione del TEMPO LIBERO. Fondamentale e molto utile, più del lavoro, il tempo libero deve far parte della nostra vita e deve essere sfruttato al meglio per approfondire, studiare e sviluppare tutto il nostro potenziale e i nostri scopi. Esso infatti ci aiuta a conoscere meglio noi stessi e cosa vogliamo. Sfruttare il tempo libero per migliorarci avrà un riscontro positivo a lavoro e nella vita di tutti i giorni.
- L’importanza della CADUCITÀ. Anche la morte è un tema sul quale riflettere perché sapere che un giorno non ci saremo più ci aiuta a vivere al meglio la nostra vita. Arrivare in puto di morte consapevoli di aver raggiunto i nostri scopi vuol dire morire felici. Se non facciamo in tempo a portare a termine i nostri progetti possiamo chiedere ai nostri cari di portarli avanti per noi quando non ci saremo più. Parlare della morte con le persone care ci aiuta a conoscere meglio le nostre intenzioni personali. Capire quanto siano importanti fa si che gli altri ci aiutino a portarle a termine anche dopo la morte e questo ci fa stare sereni. La morte non va vista come una fine delle sofferenze ma piuttosto un ostacolo ai nostri progetti e parlarne ci aiuta ad affrontarla.
Il metodo di Aristotele applicato nella società odierna
Personalmente, come accennato all’inizio, non ho potuto fare altro che notare quanto tutte queste riflessioni vengano ritrovate in tanti altri metodi o pensieri. Ci sono tanti aspetti che vengono spesso ritrovati quando si parla di ricerca della felicità. Il mio personale fine ultimo come per Aristotele e probabilmente per la maggior parte di tutti noi è la Felicità. Insomma, tutto il lavoro introspettivo io l’ho sempre fatto per trovare il mio spazio di serenità e tutti i miei obiettivi o sogni, hanno lo scopo ultimo di rendermi felice.
Ci sono tanti aspetti che si riconfermano sempre quando cerchiamo metodi che puntano a renderci sereni. L’importanza di avere uno scopo nella vita o anche più di uno ci rende più stimolati e meno stressati, se volete potete approfondire nel mio articolo a riguard:
“Come eliminare lo stress ritrovando il senso della vita.”
Anche nella cultura giapponese di Okinawa si da molta importanza al dare un senso alla propria esistenza attraverso l’ikigai. Ci sono molti miei articoli che singolarmente parlano di queste tematiche come la gestione del tempo libero, la programmazione o l’importanza di avere uno scopo nella vita.
Conclusioni
L’importanza di far parte di una comunità, di avere persone sulle quali contare o poter essere di aiuto per gli altri, conoscere le proprie doti e i propri limiti, avere degli obiettivi che puntano ad un fine ultimo. Tutto questo è necessario per sentirsi felici nella nostra vita. Gestire ed ottimizzare il proprio tempo programmandoci le giornate per riuscire a dedicarci a quello che amiamo, il tutto condito da buone intenzioni e dai valori in cui crediamo ci rende sereni ed entusiasti. Tutto quello che Aristotele aveva studiato e compreso a quanto pare negli anni si è sempre confermato e riconsolidato.
È bello vedere come nonostante si parli di culture o di tempi diversi, i pilastri della felicità (conoscenza di sè, scopo nella vita, obiettivi, programmazione, relazioni e amore) non mutano!
E voi cosa ne pensate a riguardo? Lasciatelo scritto nei commenti e condividete il vostro pensiero.
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Grazie.
Lachiarasognante.
LIBRI CONSIGLIATI:
Ed ecco delle lettere utili. Ovviamente il libro che mi ha ispirata è quello di Edith Hall, se questo articolo vi ha incuriosito con “il metodo Aristotele” potete approfondire. La lettura è semplice e scorrevole, ve lo consiglio! Come sempre vi consiglio più di un libro, così da lasciarvi maggior materiale da poter analizzare e scegliere personalmente in base alla lettura e al tipo di approfondimento che preferite fare riguardo l’argomento trattato.

