
Cos’è la coscienza?
Cos’è la coscienza, è forse l’anima? O magari è solo il nostro ragionamento? Vi siete mai fermati a riflettere su di essa? Sin dai primi filosofi, studiosi, letterari o religiosi, scoprire cos’è davvero la coscienza è sempre stata una grande curiosità e fonte di ricerche approfondite. In passato e forse ancora oggi, per qualcuno, si pensava che la coscienza fosse l’anima o comunque qualcosa di astratto e difficile da definire o scovare interiormente. Anche oggi la coscienza è ancora fonte di ricerche e studi, ma il progresso scientifico ha dato enormi strumenti per avvicinarci o addirittura confermare la sua concretezza e definizione. Sicuramente è un complesso argomento da trattare, comprendere e spiegare.
In questo articolo cercherò di affrontare il tema per darvi come sempre una definizione semplice e comprensibile, affiancando ad essa i giusti mezzi per poter poi approfondire anche da soli. Vediamo perciò quando nascono le prime ricerche sulla coscienza, fino ad arrivare ad oggi.
I primi studi su cos’è la coscienza
Da sempre lo studio della coscienza ha affascinato ed incuriosito l’uomo. Uno dei primi a darle una spiegazione e una collocazione fisica fu Renè Descartes (Cartesio).
Secondo Cartesio corpo e mente erano due sostanze diverse:
IL CORPO, ovvero la RES EXTENSA, esiste nel tempo e nello spazio.
LA MENTE, ovvero la RES COGITANS, è sostanza fluida ed eterea senza dimensione spaziale.
Al centro del cervello, dove si trova la ghiandola pineale, si trova l’anima che produce il fluido della mente e forma il pensiero ed il linguaggio. Il compito del corpo Invece, è quello di dare informazioni giuste o sbagliate alla mente, o meglio allo spirito. Quindi per mezzo della ghiandola pineale, avviene una comunicazione tra corpo e mente, dando forma alla coscienza, che Cartesio considera l’anima. Questo ragionamento è il cosiddetto Dualismo Cartesiano.
Oggi sappiamo che la ghiandola pineale si limita a produrre alcune sostanze legate al ritmo circadiano (le oscillazioni del metabolismo legate all’alternanza del dì e la notte). Perciò non possiamo considerare corretto il ragionamento di Cartesio.
Sempre grazie alla mappatura del cervello e all’evoluzione scientifica, oggi siamo riusciti a dare una definizione più reale e fisica della coscienza. Conosciamo bene le parti del cervello, come esso è strutturato e come funziona il ragionamento. Riguardo alla posizione fisica alla coscienza, ci sono ancora studi, che cercano di confermarla.
Dove si trova la coscienza:
Ad oggi pare si possa ipotizzare che lo sviluppo della coscienza avvenga nel CLAUSTRO CEREBRALE.
Il claustro è una sottile lamina di sostanza grigia situata nella corteccia dell’insula, in continuità anteriormente con l’amigdala ed addossata alla corteccia insulare, dalla quale è separata soltanto per l’interposizione della capsula estrema; medialmente, la capsula esterna lo separa invece dal putamen. Potrebbe essere la sede della coscienza e delle emozioni secondo recenti studi e ha connessioni con la neocortex. È coinvolto nell’elaborazione delle informazioni visive. Antero-inferiormente si continua con la sostanza perforata anteriore, l’amigdala e la corteccia pre-piriforme. È distinto in claustro insulare ed in un claustro temporale o pre-piriforme.
Enciclopedia Wikipedia
“Un ricercatore statunitense dell’Allen Institute for Brain Science di Seattle, Christof Koch, in un recente annuncio riportato dalla rivista scientifica Nature, dichiara che potrebbe aver trovato delle prove che confermano l’ipotesi secondo cui la coscienza avrebbe sede nel claustro.”
Grazie a una nuova tecnica, messa a punto dal team di Koch, che permette di ricostruire in 3D le cellule cerebrali, si è riusciti a ricostruire tre neuroni del claustro. I neuroni si ramificano producendo ‘germogli’ in cerca di zone cui connettersi. Tutti e tre i neuroni ricostruiti tridimensionalmente si ramificano in entrambi gli emisferi cerebrali, ma solo uno avvolge l’intero cervello. Un gigantesco neurone che, secondo lo scienziato, avrebbe dunque la funzione di coordinare i segnali che giungono dalle diverse zone del cervello, dà in tal modo forma alla coscienza, anche se tali evidenze sono state studiate nell’encefalo di un ratto.”
Enciclopedia Wikipedia
Il CLAUSTRO interviene nell’integrazione multisensoriale, una funzione che caratterizza il concetto di COSCIENZA.
Ad oggi quindi se dovessimo dare una posizione fisica alla coscienza, la definizione più certa è che a livello cerebrale avvenga nel CLAUSTRO CEREBRALE. Ma cosa si intende davvero per coscienza? Qual’è la sua vera definizione e come possiamo perciò descriverla? Di cosa parliamo veramente quando citiamo la coscienza.
Teorie su cos’è la coscienza:
Ci sono ad oggi TRE TEORIE sulla COSCIENZA, che sono considerate le più attendibili:
- La teoria dell’informazione integrata (di Giulio Tononi e Christoph koch).
- L’ipotesi del nucleo dinamico (di Gerald M. Edelman e Giulio Tononi).
- La teoria dello schema dell’attenzione (di Michael Graziano e Sabine Kastner).
Per approfondire e conoscere ognuna di queste tre teorie più nello specifico, potete leggere l’articolo che ho scritto su di esse:
Le tre teorie sulla coscienza.

Una volta affrontate le varie teorie, possiamo sintetizzare e spiegare quello che più si avvicina all’attuale definizione scientifica della coscienza.
Lo psichiatra Giulio Tononi, attraverso le sue teorie dell’informazione integrata e del nucleo dinamico, spiega che la coscienza non ha un posto definito nel nostro cervello e non è una singola entità di esso. Essa si manifesta solo quando più parti del cervello si scambiano informazioni e si attivano contemporaneamente. Metaforicamente parlando, non rappresenta il singolo individuo, ma la società. Quindi, non abbiamo coscienza se non esiste scambio di informazioni tra più parti del cervello, come non abbiamo una società se non esiste un’insieme di persone che collaborano e coesistono.
In parole semplici la coscienza secondo Tononi si attiva ogni volta che tutte le parti del cervello si attivano e si scambiano informazioni. Osservando ad esempio il cervello attraverso la fMRI ( risonanza magnetica funzionale per la mappatura cerebrale ), noteremo che più il cervello è cosciente, più parti di esso si attiveranno. Perciò più attiveremo un ragionamento complesso, più la nostra coscienza sarà elevata. Avere coscienza, significa essere consapevoli di noi stessi e del contesto che ci circonda, perciò non solo l’uomo, ma anche gli altri esseri viventi hanno coscienza, solo che la loro è meno sviluppata.
Ma non finisce qui, perché lo psichiatra ricercatore, è riuscito persino a misurare la coscienza, rendendola scientificamente tangibile.
Oggi sappiamo cos’è la coscienza e possiamo misurarla
Tononi ha creato un numero, chiamato PHI, con il quale riesce a calcolare l’attività di questo scambio di informazioni, quindi della coscienza. Tanto è maggiore il PHI, tanto si è coscienti.
La scienza considera una teoria attendibile qualora sia definibile o misurabile. Se riuscissimo perciò a mettere in pratica un ragionamento, dimostrando l’attendibilità di esso, attraverso una rappresentazione matematica, saremo di fronte ad una reale e quindi pratica scoperta scientifica. Stiamo parlando del metodo scientifico, attraverso il quale veniamo a conoscenza della realtà oggettiva del mondo in cui viviamo.
Perciò, grazie alla magnifica scoperta di Tononi e al suo calcolo del PHI, siamo capaci di rendere misurabile e quindi scientifico quella che molti chiamano e considerano anima!!!
Ma attenzione!… Tononi non parla di anima, ma di scambio di informazioni che a quanto pare avviene anche tra le cose, come sassi o metalli e così via… Ogni volta che avviene uno scambio di informazioni tra più neuroni o cellule, parliamo di attività cosciente!
Potete approfondire leggendo il mio articolo prima citato sulle 3 teorie.
Conclusioni:
Cosa ne pensate? … Sconvolgente non trovate? … Ho deciso di dividere l’argomento in due diversi articoli per via della sua complessità. Io ci ho messo più di un mese a comprendere ed accettare tutto questo, perciò ho pensato fosse meglio alleggerire l’argomento anche per chi come me, non lo aveva mai affrontato prima.
Lascio qui sotto più fonti del solito, cosicché avrete più materiale per approfondire e farvi la vostra idea. Consiglio vivamente la ted conference del filosofo David Chalmers, che spiega molto bene la teoria di Tononi, aiutandoci a capire cos’è la coscienza o meglio avvicinarci alla sua comprensione.
Grazie come sempre per la lettura e l’interesse. Liberi di lasciare commenti.
Buon approfondimento.
Lachiarasognante.
LIBRI CONSIGLIATI:
Se volete approfondire la teoria di Tononi in una chiave romanzata allora vi consiglio proprio il suo libro “Phi”. Geniale e scorrevole! Altrimenti “Nulla di più grande” sempre di Tononi per conoscere il suo lavoro di ricerca e sulle sue intuizioni a riguardo.
APPROFONDIMENTI:
Ecco parecchio materiale per approfondire. Il TED di David Chalmers per me è stato il più illuminante.

